La Regione Sud Europa del Gruppo Prysmian ha esteso il suo
perimetro ed ora comprende anche l’Italia, mentre implementa
e integra la struttura regionale in linea con il modello target
definito un anno fa.
La mossa rafforza la decisione del Gruppo di integrare quei mercati che abbiano prodotti simili per migliorare la condivisione di conoscenze e competenze. La regione allargata avrà in comune un dipartimento R&D integrato e un responsabile unico rispettivamente per il Manufacturing, la Supply Chain e la gestione del Purchasing, mentre il management di secondo livello manterrà un focus locale come richiesto, sfruttando ogni volta che sia possibile le sinergie tra paesi. Dal punto di vista commerciale la priorità è mantenere uno stretto controllo dei mercati locali attraverso i responsabili commerciali che agiranno anche da leader dei team locali, assicurando la cooperazione tra le diverse funzioni a livello paese al fine di servire al meglio il mercato.
La regione Mediterraneo è un mercato ad alto potenziale; oggi l’area copre oltre il 15% del turnover globale con un valore che supera i €7 miliardi. Nei prossimi anni la domanda di infrastrutture stradali, ferroviarie e di telecomunicazioni dovrebbe aumentare rapidamente. Prysmian vuole farsi trovare pronto per soddisfare questa domanda. Anche l’Italia dovrebbe registrare domanda interna in crescita grazie a importanti iniziative come i progetti per la banda ultralarga portati avanti da Telecom e Enel.
L’impianto britannico di Prysmian Group di Aberdare può oggi vantare un nuovo centro automatizzato di servizi al cliente, che è stato ufficialmente inaugurato da Sua Altezza Reale il Principe Carlo, in visita nel Galles del Sud per visitare i numerosi progetti e sviluppi di business dell’area. L’impianto è molto importante per Prysmian dal momento che ne escono linee di prodotti individuali più che da qualsiasi altro impianto, molti dei quali destinati all’esportazione sui mercati di tutto il mondo, compresa Asia, Hong Kong e Medio Oriente.