I benefici di una visione continentale

Global scenario

I benefici di una visione continentale

Il mercato europeo dell’energia necessita di una visione continentale per essere effettivamente creato e sviluppato. Massimo Battaini, Executive Vice President di Energy Projects a Prysmian Group, spiega che il nord e il sud d’Europa consumano elettricità in fasi temporali diverse. Mentre a nord la domanda tocca il picco d’inverno, a sud questo avviene d’estate, a causa dell’intenso ricorso al condizionamento d’aria. “Una visione continentale deve essere in grado di soddisfare entrambe le domande di energia al rispettivo picco senza dover per questo ricorrere alla costruzione di nuove centrali elettriche”. Battaini stima Il Gruppo vuol sempre offrire le tecnologie più innovative e avanzate ai suoi clienti: in particolare agli operatori di sistemi di trasmissione impegnati nello sviluppo, l’estensione e l’upgrade delle reti elettriche. Per questo sono state recentemente lanciate tecnologie cavo rivoluzionarie per lo sviluppo di reti di trasmissione elettrica capaci di assicurare maggiore sostenibilità ambientale e allo stesso tempo una più elevata performance elettrica e costi più contenuti. La soluzione di cavo estruso 525 kV XLPE per applicazioni ad alta tensione a corrente diretta (HVDC) assicura il raddoppio della capacità di sistemi bipolari fino a 2,6 GW. La soluzione di cavo isolato che si possano risparmiare sino a €40 miliardi l’anno che sarebbero a carico dei consumatori europei. Posare nuovi cavi richiederà un impegno finanziario decisamente inferiore a quello richiesto dalla costruzione di nuove centrali, come è già stato dimostrato dai paesi del nord che hanno aperto la strada in questa direzione. Battaini a proposito cita il Viking Link, che connetterà Bretagna e Danimarca con il più lungo cavo sottomarino mai posato a livello mondiale. Secondo Battaini, l’Unione Energetica costituisce il più ambizioso progetto europeo nel suo ambito sin dai tempi della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA).

Tecnologia rivoluzionaria per le reti di trasmissione

Il Gruppo vuol sempre offrire le tecnologie più innovative e avanzate ai suoi clienti: in particolare agli operatori di sistemi di trasmissione impegnati nello sviluppo, l’estensione e l’upgrade delle reti elettriche. Per questo sono state recentemente lanciate tecnologie cavo rivoluzionarie per lo sviluppo di reti di trasmissione elettrica capaci di assicurare maggiore sostenibilità ambientale e allo stesso tempo una più elevata performance elettrica e costi più contenuti.

La soluzione di cavo estruso 525 kV XLPE per applicazioni ad alta tensione a corrente diretta (HVDC) assicura il raddoppio della capacità di sistemi bipolari fino a 2,6 GW. La soluzione di cavo isolato 66 kV EPR per applicazioni insulated cable solution for interarray utilizza materiali d’avanguardia e progettazioni leggere senza piombo per ottenere componenti elettriche più efficienti economicamente e più eco sostenibili, consentendo un abbattimento fino al 15% dei costi dei parchi eolici.

Il nuovo sistema di cavo P-Laser 525 kV per applicazioni HVDC terrestri e sottomarine, recentemente lanciato – un primato mondiale nell’industria dei cavi – offre performance ambientali uniche con emissioni di CO2 ridotte e performance elettriche più elevate, consentendo un abbattimento dei costi nella trasmissione di energia fino 10%.

Connessioni trans-frontaliere

L’agenzia per l’energia eolica WindEurope stima che l’energia verde europea possa coprire fino al 27% delle necessità energetiche totali entro il 2030, con uno sforzo pari a quello di fornire energia a circa 67 milioni di persone. Questo obiettivo ambizioso potrebbe persino andare oltre le attese in caso di accelerazione degli investimenti, soprattutto in nord Europa. Ma questo richiede anche un impegno condiviso da parte degli altri paesi dell’Unione. Giles Dickson, CEO di WindEurope, afferma che nello scenario migliore, entro il 2030 fino al 31% delle necessità energetiche europee potrebbero essere coperte dall’eolico. Dickson sottolinea “la necessità di una interconnessione transfrontaliera più forte, per poter realizzare più facilmente il passaggio dall’energia tradizionale a quella verde”, e vice versa. Dickson rileva anche la necessità che la regolamentazione venga adattata ai diversi paesi europei, come l’Italia, per facilitare lo sviluppo dell’energia eolica, soprattutto nella versione offshore.