BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2012 - page 41

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per l’aggiornamento del Modello, il capitolo dedicato
all’Organismo di Vigilanza (compiti assegnati, previsione
delle cause di ineleggibilità, revoca, decadenza e sospensione
dei componenti dell’OdV, previsione di un budget di spesa
per il compimento delle attività), le modalità di diffusione
del Modello e di formazione dei destinatari, le modalità di
adozione e aggiornamento continuo del Modello.
(d) Protocolli di decisione e controllo. Hanno la finalità, per
tutti gli ambiti di rischio rilevanti mappati, di disciplinare:
-
ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti;
-
modalità decisionali/autorizzative;
-
modalità di gestione e controllo delle attività a
rischio.
Al fine di garantire un miglior presidio delle attività di
controllo interno ed in ottemperanza alle raccomandazione
del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, il Consiglio
di Amministrazione ha individuato l’Amministratore
Delegato - Valerio Battista - quale amministratore incaricato
del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi,
incaricandolo, tra l’altro, della gestione del sistema di
controllo interno con il compito di verificarne costantemente
l’adeguatezza complessiva, l’efficacia e l’efficienza. Il Consiglio
di Amministrazione ha inoltre nominato il responsabile
della funzione di Internal Audit attribuendogli il compito
di verificare che il sistema di controllo interno sia sempre
adeguato, pienamente operativo e funzionante.
Nel corso del 2012, la direzione Internal Audit, in collaborazione
con la funzione HSE centrale e i responsabili HSE locali, ha
effettuato un’analisi finalizzata all’aggiornamento del Modello
di Organizzazione ex D. Lgs. 231/2001 di tutte le società
italiane del Gruppo.
Tale analisi si è focalizzata sui rischi ambientali connessi
ai reati introdotti nel corpus normativo del Decreto 231/01,
al fine di verificare l’applicabilità e le eventuali modalità di
commissione di tali reati, presso i siti produttivi delle società
italiane del Gruppo.
Le interviste e i sopralluoghi svolti nei siti selezionati, hanno
fornito gli elementi necessari per la valutazione dell’efficienza
e adeguatezza delle attività a rischio di reato, in termini
di procedure e protocolli operativi, adeguata definizione di
compiti, esistenza di un sistema di controllo e tracciabilità
delle informazioni. Sono stati individuati alcuni suggerimenti
operativi per una maggior tracciabilità delle informazioni
ambientali, che i siti coinvolti hanno fin da subito messo in
pratica e che saranno estesi a tutte le unità operative italiane e
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