BILANCIO ANNUALE 2013 - page 139

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B.7
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Le attività immateriali sono costituite da elementi non
monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili
e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono
rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo
delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività
al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle
eventuali perdite di valore. Gli oneri finanziari direttamente
attribuibili all’acquisizione o sviluppo di attività qualificate
(
qualifying assets
), vengono capitalizzati e ammortizzati
sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.
L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è
disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione
alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla
base della stimata vita utile.
categoria sono capitalizzati solo se incrementano i benefici
economici futuri insiti nel bene cui si riferiscono. Tutti gli
altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è
capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato
a conto economico.
Gli ammortamenti sono imputati su base mensile a quote
costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare
i cespiti fino a esaurimento della vita utile. Quando l’attività
oggetto di ammortamento è composta da elementi
distintamente identificabili, la cui vita utile differisce
significativamente da quella delle altre parti che compongono
l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente
per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del
“component approach”.
La vita utile, indicativa, stimata dal Gruppo per le varie
categorie di immobili, impianti e macchinari è la seguente:
La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro
valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, almeno
alla chiusura di ogni esercizio.
(a) Avviamento
L’avviamento rappresenta la differenza registrata fra il costo
sostenuto per l’acquisizione di una partecipazione di controllo
(di un complesso di attività) e il valore, misurato al fair
value, delle attività e delle passività identificate al momento
dell’acquisizione. L’avviamento non è ammortizzato ma
assoggettato a valutazione almeno annuale (impairment test)
volta a individuare eventuali perdite di valore. Tale test viene
effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice
dei flussi finanziari (“cash generating unit” o “CGU”) o al
gruppo di CGU cui è attribuito l’avviamento. L’eventuale
riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in
cui il valore recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo
valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si intende
Non ammortizzati
25-50 anni
10-15 anni
10-20 anni
3-10 anni
Terreni
Fabbricati
Impianti
Macchinari
Attrezzature e altri beni
Gli immobili, impianti e macchinari posseduti in virtù di
contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono
sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefici legati
alla proprietà, sono riconosciuti come attività del Gruppo al loro
valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti
minimi dovuti per il leasing, inclusa l’eventuale somma da
pagare per l’esercizio dell’opzione di acquisto.
La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata
in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati
applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicate
per la voce di bilancio “Immobili, impianti e macchinari”,
salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla
vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la
ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del
bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il
periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del
contratto di locazione. Eventuali plusvalenze realizzate sulla
cessione di beni retrolocati in base a contratti di locazione
finanziaria sono iscritte tra i risconti passivi classificati tra
le passività ed imputate a conto economico sulla base della
durata del contratto di locazione. Le locazioni nelle quali il
locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati
alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi.
I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a
conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita
sono valutate al minore tra valore contabile e fair value al
netto dei costi di vendita, a partire dal momento nel quale
si verificano le condizioni qualificanti in base ai princìpi di
riferimento.
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