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RELAZIONE SULLA GESTIONE
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| BILANCIO ANNUALE 2013 | PRYSMIAN GROUP
MARKET OVERVIEW
Il 2013 ha registrato una crescita della domanda nei mercati di Cina e India, a fronte
di una sostanziale stabilità in Europa e di una forte riduzione della domanda in Nord America
e in Brasile.
La flessione della domanda in Nord e Sud America non è stata interamente compensata
nonostante progetti rilevanti in Gran Bretagna, Spagna e Australia, ed ha determinato
una flessione dei ricavi.
ANDAMENTO ECONOMICO
Le stime del mercato di cavi in fibra ottica formulate ad inizio
anno avevano previsto un mercato globale con volumi in crescita
ma con significative variazioni a livello regionale.
Il 2013 ha infatti registrato una crescita della domanda nei
mercati ad alto tasso di sviluppo (Cina) o che presentano
fabbisogni elevati di infrastrutture di comunicazione (India),
insieme a una sostanziale stabilità in Europa. Proseguendo
il trend della seconda metà del 2012, nel 2013 si è assistito ad
una forte riduzione della domanda in Nord America, a causa
dell’esaurimento degli incentivi governativi, e in Brasile, dove gli
operatori ritardano ad usufruire delle misure fiscali favorevoli
agli investimenti varate dal governo nella prima metà dell’anno.
Il comparto Access/Broadband/FTTx è risultato in lieve crescita
nel 2013 grazie alla domanda innescata dall’evoluzione delle
I Ricavi verso terzi dell’anno 2013 del settore Telecom si sono
attestati a Euro 1.255 milioni, a fronte di Euro 1.466 milioni
al 31 dicembre 2012, segnando una variazione negativa di Euro
211 milioni (-14,4%).
Tale variazione è riconducibile ai seguenti fattori:
• variazione negativa dei tassi di cambio per Euro 42 milioni
(-2,9%);
• variazione organica negativa delle vendite, pari a Euro 176
milioni (-12,0%), riconducibile alla flessione dei volumi nel
comparto dei cavi in fibra ottica e in rame, avvenuto nel
primo semestre;
• variazione positiva derivante dal consolidamento integrale
della società Telcon Fios e Cabos para Telecomuniçaoes S.A.
in quanto consolidata a partire dal 1° aprile 2012, pari a Euro
15 milioni (+1,0%);
• variazione negativa dei prezzi di vendita a seguito della
fluttuazione delle quotazioni dei metalli, pari a Euro 8
milioni (-0,5%).
La variazione organica negativa dell’anno 2013 deriva
principalmente dalla flessione della domanda di cavi in fibra
ottica sui mercati del Nord e Sud America. Questo effetto
ha più che compensato il trend positivo caratterizzato sia
infrastrutture di comunicazione in fibra ottica, sebbene il grado
di maturità di tali prodotti, relativamente basso, determini
scenari di mercato ancora fortemente su base regionale.
Il mercato dei cavi in rame sta subendo un rallentamento sia
a seguito della congiuntura economica negativa del biennio
appena trascorso, che ha portato alla revisione dei maggiori
progetti di investimento da parte degli operatori, sia a causa
della maturità dei prodotti interessati. La flessione della
domanda è risultata più evidente nel corso del 2013, in quanto
i principali operatori hanno optato per interventi di rinnovo
delle reti in fibra ottica, data l’elevata richiesta di accessibilità
ad internet, piuttosto che su interventi di manutenzione e di
“upgrading” di reti esistenti.
da progetti di rilevante entità, quali quelli avviati con B.T.
(Gran Bretagna), Telefonica (Spagna), Orange (Francia) e NBN
(Australia), sia da mercati e canali di vendita emergenti quali
i paesi dell’Europa orientale ed India. L’improvvisa riduzione
della domanda in Nord America, legata alla fine degli stimoli
agli investimenti governativi, ha provocato un contesto di
mercato più competitivo. In questo scenario di mercato
i nostri maggiori competitors hanno adottato una politica di
prezzi particolarmente aggressiva aggiudicandosi maggiori
quote di mercato a scapito del Gruppo Prysmian.
In Brasile il mercato è in attesa dell’esecuzione dell’annunciato
piano di incentivi governativi a sostegno delle nuove
infrastrutture per le comunicazioni. Tale piano, che mira a
premiare lo sviluppo di tecnologie e la produzione locale,
dovrebbe portare grossi vantaggi a tutti gli operatori di
telecomunicazioni. Per questo ritardo, gli investimenti
dell’anno sono stati ridotti al livello di mantenimento
dell’infrastruttura ripercuotendosi in maniera negativa
sui produttori di materiali di rete. Analogamente a quanto
successo in Nord America, il basso livello di attività ha
portato ad una riduzione dei prezzi nel mercato. Inoltre
alcuni produttori stranieri hanno iniziato a creare delle basi
produttive locali per poter beneficiare degli attesi benefici
economici.