BILANCIO ANNUALE 2013 - page 89

89
Di seguito viene riportata la classificazione utilizzata per definire
i livelli di rischio:
• stabilimenti con rischi controllati (Excellent HPR - Highly
Protected Risk);
• stabilimenti a basso rischio (Good HPR);
• stabilimenti a medio-basso rischio (Good non HPR);
• stabilimenti a medio rischio (Fair);
• stabilimenti ad alto rischio (Poor).
Per ciascun stabilimento viene effettuata una stima degli
investimenti necessari al fine di ridurre il livello di rischio con
l’obiettivo di raggiungere il livello “Excellent HPR” per tutti gli
stabilimenti del Gruppo. Al 31 dicembre 2013, la totalità degli
stabilimenti visitati erano classificati come “Excellent HPR”,
“Good HPR” o “Good non HPR”; nessuno stabilimento è stato
classificato come a rischio medio o alto. Inoltre, sono stati
sviluppati piani specifici cosidetti “disaster recovery plan” che,
predeterminando gli scenari di danno, permettono di attivare
nel minor tempo possibile tutte quelle contromisure idonee a
contenere l’impatto a seguito di un evento catastrofale.
Infine, la funzione Risk Management verifica periodicamente
il livello di copertura dei rischi, i premi pagati, i danni subiti e i
risarcimenti ottenuti dal Gruppo e predispone, per ogni società
del Gruppo, un piano di prevenzione di tali rischi, indicandone le
attività prioritarie di controllo e mitigazione.
Interruzione del business/Eventi catastrofici - Rischi connessi
all’approvvigionamento e disponibilità di materie prime
La principale materia prima utilizzata dal Gruppo Prysmian
nei propri processi produttivi è il rame. Le altre materie prime
utilizzate sono l’alluminio, il piombo, l’acciaio oltre a vari
componenti derivati del petrolio, come PVC e polietilene.
Il Gruppo è sempre stato in grado di ottenere forniture di
metalli ed altre materie prime sufficienti a soddisfare le
proprie esigenze produttive e ritiene di non dipendere da
alcun fornitore in particolare. Il Gruppo tende, nella misura
in cui questo risulta possibile, a diversificare le proprie fonti
di approvvigionamento e provvede in parte a procurarsi le
resine e i materiali plastici presso grandi fornitori mondiali,
stipulando contratti di fornitura solitamente di durata annuale
con previsione di approvvigionamenti mensili e, per una parte
meramente residuale delle sue esigenze, produce direttamente
tali materiali all’interno di alcuni suoi stabilimenti. Sui materiali
più critici, oltre alle politiche di diversificazione delle fonti di
approvvigionamento, la disponibilità di materiali si basa anche
sulla costruzione di relazioni di partnership e di collaborazione di
lungo periodo con i fornitori leader dei rispettivi settori.
Con particolare riferimento alla fibra ottica, si ritiene che
il Gruppo disponga della capacità produttiva necessaria a
soddisfare internamente le proprie necessità per la produzione
dei cavi di fibra ottica e per le vendite a terzi di tale materiale.
Tuttavia il Gruppo ha deciso di adottare, sulla base di
motivazioni commerciali e strategiche, una politica di parziale
approvvigionamento di fibra ottica presso produttori terzi.
Rischi ambientali
Nei vari paesi in cui opera, il Gruppo Prysmian è soggetto, tra le
altre, anche a specifiche normative di carattere ambientale e di
sicurezza sul posto di lavoro. La totale o parziale inosservanza
di tali normative o il verificarsi di incidenti dovuti, a titolo
esemplificativo, a sabotaggi, negligenze o eventi naturali,
potrebbero esporre il Gruppo e le persone coinvolte a rischi
significativi con conseguenti potenziali impatti negativi
sull’attività, sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria e sulla reputazione del Gruppo stesso.
A mitigazione di tali rischi, il Gruppo, oltre ad organizzare
specifiche attività di formazione, adotta sistemi di gestione
mirati a garantire il rispetto rigoroso della normativa in accordo
con le migliori best-practice e sottoposti a monitoraggi interni
ed esterni. Il numero di siti del Gruppo certificati ha raggiunto
rispettivamente l’86% ai sensi dello standard ISO 14001 (per la
gestione del sistema ambientale) e il 49% ai sensi dello standard
OHSAS 18001 (per la gestione della sicurezza).
In tale ambito, nonostante il Gruppo sia costantemente
impegnato nella riduzione della propria esposizione a
rischi ambientali e di sicurezza (inclusi, a titolo puramente
esemplificativo, i rischi derivanti da immissione di sostanze
inquinanti in aria, acque, suolo e sottosuolo, trattamento e
smaltimento di sostanze pericolose e mancato rispetto di
norme, procedure e regolamenti) e nonostante la stipula di
contratti assicurativi per coprire potenziali passività derivanti
da danni ambientali a terze parti, è tuttavia possibile che non
tutti i rischi in oggetto siano stati adeguatamente identificati
e che non tutte le coperture assicurative stipulate siano
completamente efficaci.
Rischi connessi ai sistemi informativi
A supporto del processo di integrazione delle attività di Draka
il Gruppo Prysmian ha avviato un importante processo di
rinnovamento e consolidamento dei vari sistemi informativi
esistenti in piattaforme unificate sotto un modello comune di
processi tecnologicamente aggiornato.
Il Gruppo Prysmian è consapevole dei rischi relativi a tali
iniziative, principalmente legati alla possibile inaccuratezza
dei dati acquisiti. Si ritiene comunque di aver intrapreso tutte
le misure necessarie per contenere tali rischi tramite attività
di testing, training, sviluppo di fasi preparatorie, oltre che
attraverso appropriati contratti commerciali con i fornitori delle
tecnologie sostitutive.
I...,79,80,81,82,83,84,85,86,87,88 90,91,92,93,94,95,96,97,98,99,...IV
Powered by FlippingBook