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dei cavi ad Alta Tensione terrestri e Sottomarini. La Australian
Competition and Consumers Commission (“ACCC”) e la New
Zealand Commerce Commission hanno successivamente
avviato analoghe indagini. Nel corso del 2011 anche l’Autorità
Antitrust canadese ha avviato un’indagine con riferimento ad
un progetto per alta tensione sottomarina risalente all’anno
2006. L’indagine giapponese e quella neozelandese sono state
chiuse senza alcuna sanzione per Prysmian. Le altre indagini
sono tuttora in corso. In Australia, la ACCC ha aperto un caso
presso la Corte Federale sostenendo che Prysmian Cavi e
sistemi S.r.l. e due altre società avrebbero violato le norme
Antitrust relativamente ad un progetto di cavi terrestri ad
alta tensione aggiudicato nel 2003. Prysmian Cavi e Sistemi
S.r.l. ha provveduto a presentare le eccezioni di rito del caso
e le proprie difese preliminari in merito. In Brasile, la locale
autorità antitrust ha avviato, nei confronti di diversi produttori
di cavi, tra i quali Prysmian, un procedimento nel settore dei
cavi ad Alta Tensione terrestri e Sottomarini. Prysmian ha
provveduto a presentare le proprie difese preliminari in merito.
Nel corso del mese di dicembre 2013, la società ABB ed un
proprio dirigente hanno sottoscritto un accordo con l’autorità
Antitrust brasiliana con la quale hanno ammesso le condotte
contestate dall’autorità stessa, si sono impegnati a cooperare
con quest’ultima ed a pagare, ciascuno, un indennizzo
concordato. Agli inizi del mese di luglio 2011 Prysmian ha
ricevuto una comunicazione degli addebiti da parte della
Commissione Europea nell’ambito dell’investigazione
da quest’ultima avviata nel gennaio 2009 nel mercato
dei cavi energia ad Alta Tensione terrestri e Sottomarini.
Tale documento conteneva la posizione preliminare della
Commissione circa presunti comportamenti anticoncorrenziali
e non costituiva un’anticipazione della sua decisione finale.
Prysmian ha successivamente presentato le proprie difese in
merito che ha, inoltre, avuto occasione di esporre nel corso
dell’audizione di fronte alla Commissione Europea tenutasi
nel corso del mese di giugno 2012. Nel mese di luglio 2013,
Prysmian ha fornito, su richiesta della Commissione,
informazioni relative al proprio fatturato del 2004 nei business
dei cavi ad Alta Tensione terrestri e Sottomarini. Agli inizi di
ottobre 2013, si è, inoltre, tenuto un incontro tra la società e la
Commissione Europea (c.d.
state of play meeting
).
Successivamente nel febbraio del 2014 la Commissione ha
richiesto i dati del fatturato consolidato del Gruppo al 31
dicembre 2013 cosa che, unitamente al lungo tempo intercorso
dall’inizio dell’indagine, potrebbe indurre a ritenere che
l’emissione di una decisione possa essere prossima. Al 31
dicembre 2013 la consistenza del fondo, relativamente ai rischi
relativi alle indagini in corso nelle diverse giurisdizioni, con
l’eccezione di quella brasiliana, è pari a circa Euro 199 milioni.
Tale importo è stato determinato sulla base di considerazioni
in parte soggettive e rappresenta esclusivamente una stima
dal momento che gli esiti delle inchieste in corso rimangono
tuttora incerti. Non è quindi possibile escludere che il Gruppo
possa essere tenuto a far fronte a passività non coperte da
fondi rischi e correlate all’esito negativo di tali vertenze, con
conseguenti effetti negativi anche significativi sull’attività e
sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
I rischi di pianificazione e reporting sono correlati agli
effetti negativi che eventuali informazioni non rilevanti,
intempestive o non corrette potrebbero comportare sulle
decisioni strategiche, operative e finanziarie del Gruppo.
Allo stato attuale e in considerazione dell’affidabilità
e dell’efficacia delle procedure interne di reporting e
pianificazione, tali rischi non sono ritenuti a livello
di Gruppo come rilevanti.
RISCHI DI PIANIFICAZIONE E REPORTING